Radiologia declassata a Branca e Castello. Solinas: “Scelta inopportuna”

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«Una scelta inopportuna per la data, il 29 dicembre del 2017, inopportuna per il metodo, inopportuna per la sostanza». Con queste parole il consigliere regionale di “Mdp – Liberi e Uguali”, Attilio Solinas, ha commentato la delibera di fine dicembre che ha declassato la Radiologia degli ospedali di Branca e Città di Castello da struttura complessa a struttura semplice, cancellando il primariato di radiologia e accorpando, dal 1 gennaio del 2018, i due plessi con quello di Assisi.

Entrambi sono ospedali sede di Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) e dotati di un reparto di rianimazione e di casistiche complesse, nei quali giungono spesso casi clinici seri come ictus, politraumi, e altre emergenze gravi. «Casi per i quali è previsto l’impiego di Tac e Risonanza magnetica con finalità diagnostiche complesse, che richiedono un’elevata specializzazione degli operatori, un’idonea organizzazione e la presenza di una figura con funzione apicale, di provata esperienza e competenza nell’ambito specifico – ha aggiunto Solinas – Un primario “itinerante” con base ad Assisi, pur se preparato, non credo possa far fronte alle responsabilità richieste da ospedali “di frontiera” e con casistica complessa come Città di Castello e Branca. Trasformare le strutture complesse di radiologia in unità semplici non consente peraltro, il coinvolgimento delle stesse alle riunioni del Dipartimento per la diagnostica d’immagine della Usl».

«La solitudine amministrativa su questi temi non è produttiva né consigliabile, non è prevista dallo spirito e dalla lettera di norme che prevedono il coinvolgimento degli operatori sanitari, dei pazienti e della società civile, produce incomprensioni e conflittualità che dovrebbero essere evitate, accentua il distacco dei territori dal centro e dei cittadini dalle istituzioni – ha concluso il consigliere regionale – Non conosco le ragioni né a quale livello sia maturata questa scelta, credo però che ci sia spazio per un ripensamento e per un produttivo confronto di merito, con le istituzioni, con le rappresentanze dei medici e degli operatori sanitari, con gli utenti. Per capire, e per metterci in condizione di fare la scelta migliore a tutela della salute dei cittadini e per perseguire l’obiettivo della razionalizzazione dei servizi sanitari e della rete ospedaliera».

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Redazione Gualdo News
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