Fiumi e taglio delle piante, la denuncia del Wwf

Sono trascorsi quasi sei mesi da quando il Wwf di Gualdo Tadino ha segnalato agli organi di vigilanza, agli enti locali e alle pro loco  il taglio drastico dei  pioppi lungo tutto il Fiume Fergia. Ma i tronchi abbattuti sono ancora lì, lungo le sponde del corso d’acqua e non è arrivato nessun riscontro.

“C’è un fiume  – spiega Mara Loreti – che è rimasto spogliato dalla sua copertura vegetale, garante del regime idrico, della sua portata.”

In questi giorni si è verificata una situazione analoga lungo il Chiascio, troppo spesso nei periodi di intensa piovosità soggetto ad esondazione.

Siamo preoccupati nel dover scoprire che gli enti e gli organi preposti alla vigilanza permettano simili interventi che hanno solo come un unico scopo quello di distruggere l’ecosistema fluviale  – dicono dal Wwf –  che vanta biodiversità preziose che trovano la loro sopravvivenza proprio nella presenza nelle specie arboree e arbustive, tipiche dell’ecosistema fluviale. Ci chiediamo ancora come si possa ignorare i tanti ruoli che pioppi e salici hanno lungo le sponde dei fiumi. I pioppi tagliati erano longevi e di valore monumentale, come previsto dalla legge Avevano un tempo sufficiente per favorire l’evaporazione del bacino idrico, delle sue sorgenti e per la distruzione dei delicati equilibri biologici ed ecologici. Gli interventi lungo il Fergia e il Chiascio, non rispondono affatto a situazioni di pericolo tali da determinare il loro abbattimento”, attestate dalla Legge regionale  n. 28 del 2001.

La normativa, tra l’altro,   individua  nelle Comunità montane  la possibilità di fornire le concessioni di abbattimento degli alberi.

L’art. 12 della suddetta Legge regionale, inoltre, inserisce il Pioppo cipressino (Populus pyramidalis)  nella specie sottoposta a tutela e, pertanto, sia che siano isolati o in filari o in gruppo,  non possono essere abbattuti in quanto presentano un rilevante interesse culturale-storico-estetico-morfologico-scientifico.

 

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Redazione Gualdo News
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