“Stiamo lavorando alla proroga della concessione Rocchetta”

PERUGIA – “Si sta lavorando  alla proroga della concessione per l’imbottigliamento delle acque della sorgente Rocchetta fino al 2040, imponendo un limite alla portata massima dei prelievi, in accordo con l’amministrazione comunale di Gualdo Tadino: la società ha infatti presentato un piano di investimenti produttivi e di riqualificazione che potranno avere importanti ricadute per il territorio dal punto di vista sociale, economico e ambientale.”

Lo ha affermato l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, illustrando stamani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini i consuntivi e i dati statistici della Relazione sull’utilizzazione delle acque minerali e termali per gli anni 2013 e 2014, realizzata dagli uffici regionali e che , come previsto dalla legge regionale in materia, è stata trasmessa all’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“Le acque umbre in commercio – ha detto l’assessore – sono attualmente 17 su 20 e sono presenti sulle tavole di tutta Italia e in molti Paesi esteri, anche extraeuropei, con una percentuale di export stimabile nell’80 per cento della produzione”.

Il patrimonio regionale di acque minerali utilizzate per l’imbottigliamento si sostanzia in diciassette concessioni e nove operatori del settore (nel 2014), con quattordici comuni interessati. “Per il complesso delle concessioni minerali e termali – ha rilevato – la Regione ha introitato lo scorso anno 1 milione e 341mila euro: 1 euro per ogni metro cubo di acqua utilizzata e 50 euro ad ettaro di concessione. Un canone adeguato e al livello medio-alto della media di altre regioni”.

Nel 2013, la produzione di acque minerali è stata di 1.193 milioni di litri circa, con un calo del 13 per cento rispetto al 2012. Nel 2014, è continuata la decrescita: sono stati imbottigliati 1.085 milioni/litri di acqua minerale, con una diminuzione di un ulteriore 10% rispetto al 2013. “Continua l’effetto determinato dalle crisi aziendali delle società concessionarie delle acque Tione e Sanfaustino – ha sottolineato l’assessore – ma anche dalla crisi economica più in generale che attraversa il Paese e che ha portato a un calo dei consumi”.

Dal punto di vista occupazionale,  nel 2013 il personale occupato è diminuito nei numeri (-15 unità), rispetto all’anno precedente. La situazione è peggiorata nel 2014: dai 327 occupati diretti del 2013 si è passati a 289 del 2014.

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Redazione Gualdo News
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